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PSC: per l'Assessore Caruso "è il manifesto della buona politica dell'Amministrazione Occhiuto"

assessore caruso
01 lug 2017

“Il Piano Strutturale Comunale, di recente approvato dall’assise municipale, è certamente uno strumento dalla formula innovativa per programmare la trasformazione del territorio ma è anche e soprattutto un manifesto di quella buona politica che ha contraddistinto negli ultimi sei anni l’azione di governo della città da parte dell’Amministrazione guidata dal Sindaco Mario Occhiuto”.
Lo afferma in una nota l'Assessore alla riqualificazione urbana Francesco Caruso.
“I principi su cui si fonda il Piano (qualità delle vita, creazione di lavoro e occupazione, centralità del progetto), altro non sono – sottolinea Caruso - che i temi centrali attorno ai quali si sta lavorando negli ultimi anni attraverso l’adozione e l’attuazione di buone pratiche che si riflettono nelle opere, nelle iniziative, nei processi e negli atteggiamenti virtuosi tesi a migliorare la città rendendola sempre più bella, più ricca e più vivibile. Alla base del “Piano d'attacco”, così come definito dal Sindaco, la lettura delle trasformazioni economiche e sociali e dei fenomeni demografici, che porta ad interpretare la realtà e stabilire dei modelli a cui conformarla: visione prospettica calata in una dimensione progettuale che ogni amministratore credibile dovrebbe ontologicamente possedere. In una disciplina urbanistica, da tutti riconosciuta in continuo mutamento, ciò che non è mai cambiato è il senso della costruzione della città, che consiste nel garantire a tutti i cittadini il riconoscimento della propria identità, con all’orizzonte l’idea di realizzare una città bella. Amministrare coniugando estetica e politica – afferma inoltre Caruso - ha reso i cittadini di Cosenza maggiormente coscienti, risvegliando le risposte personali al bello e al brutto, inducendo a reagire col proprio senso estetico e a sentirsi coinvolti, partecipando politicamente e attivamente. E’ innegabile che già oggi, a Cosenza, si misura una certa attrattività, recepita da parte dei portatori d’interesse. C’è, poi, un elemento che sfugge ad un’analisi quantitativa della realtà urbana perché di tipo percettivo e dal valore difficilmente quantificabile: è l’atmosfera cittadina che più di ogni altra cosa qualifica e rende unica e irripetibile la città. Il PSC mira ad aumentare sempre più l’attrattività di Cosenza, quale polo di un’area vasta urbanizzata ed integrata, raccogliendo la sfida di pensare alla città come motore di sviluppo, facendo riemergere dalla città la capacità di produzione di ricchezza, pubblica e privata, che essa possiede e che oggi appare sopita. Al centro di questa strategia, un programma d’interventi che mira alla rivisitazione dello spazio pubblico come elemento catalizzatore del processo di rigenerazione, soprattutto in relazione alla vivibilità dell’ambiente. Quello approvato – dice ancora l'Assessore Francesco Caruso - è un Piano che dà risposte alle istanze di salvaguardia del patrimonio ambientale ed ecologico e guarda alla valorizzazione delle vaste aree agricole e boschive, lavorando per progetti. Inoltre, interpreta la necessità ineludibile di cambiare rotta per porre rimedio alle scelte urbanistiche operate fin dal dopoguerra, pensate per città in via di espansione e troppo spesso mirate a favorire interessi speculativi o generate da presupposti ideologici che hanno prodotto tanti danni (oggi sotto gli occhi di tutti), portando alla creazione di quartieri satellitari autoreferenziali, orribili, desolanti e antiumane periferie/dormitorio. E’ necessario oggi lavorare sul già costruito, sui vuoti e sulla porosità della città, avviare un recupero funzionale delle periferie e innestare una rigenerazione urbana, invertendo il processo di degrado sociale ed insediativo in cui versano, per ridare dignità e decoro agli abitanti. Quartieri come Via Popilia, Vaglio Lise, Via degli Stadi, Gergeri (col ponte di Calatrava e il Planetario), area ospedaliera, sono zone a cui attribuire nuova qualità urbana e su cui si gioca la capacità di dare servizi all’area vasta. Offerte di servizi e di benessere che trovano una dimensione ancora più eclatante nella realizzazione della cittadella dello sport. Nel PSC c’è, inoltre- fa rilevare Caruso - grande attenzione al centro storico, dove insieme ad ulteriori interventi pubblici, come l’ovovia e il museo di Alarico, sono previste azioni di tipo perequativo e criteri di premialità che favoriscono l’intervento dei privati e garantiscono il recupero e la riqualificazione del centro storico più importante della piana. Lo strumento urbanistico prevede poi una drastica riduzione della volumetria realizzabile ed una suddivisione più equa dei diritti edificatori sul territorio, elementi che favoriscono importanti dinamiche di mercato immobiliare. Spazio anche alla coesione sociale e all’edilizia residenziale pubblica. La metro leggera, da realizzarsi con i principi di sostenibilità fortemente voluti dall’Amministrazione, correrà per due chilometri lungo un parco verde urbano che sarà spazio di relazione e benessere per i cittadini, oltre che di connessione tra i quartieri urbani, in particolare verso Via Popilia. In sintesi – conclude l'Assessore Caruso -la ricetta per la città è fatta di buone pratiche, servizi e riqualificazione, per favorire aumento di ricchezza, posto che lo sviluppo economico ha un forte legame di interrelazione con quella rigenerazione urbana che aumenta l’attrattività di cittadini e investitori, sempre più attenti alla qualità della vita: è infatti dalle scelte di localizzazione di residenti e portatori di interesse che risulta strettamente dipendente la competitività di una città. L’Amministrazione Occhiuto continuerà a lavorare in questa direzione, lasciando ad altri la retorica fuori luogo, la demagogia e gli atteggiamenti intrisi di condizionamenti e pregiudizi ideologici”.