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In fase operativa il progetto Cosenza Transport Hub. Si comincia con quattro punti di interscambio

stazione hub
03 ago 2015

Il primo step di un progetto, tanto ampio quanto ambizioso, che si chiama Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. È stato presentato questa mattina dall'assessore al ramo, Giulia Fresca, e dal Presidente dell'Amaco Mario Capalbo. È il Cosenza Transport Hub, che getta le basi, in termini di mobilità, di quella città a misura d'uomo, pienamente fruibile, e in quanto tale anche attrattiva, verso la quale l'Amministrazione Occhiuto sta improntando le sue azioni strategiche.
Le stazioni Hub – ne sono previste sei da progetto ma per il momento se ne realizzano quattro – altro non sono che punti di interscambio di passeggeri, che abbandonano il mezzo extraurbano che li ha condotti nel capoluogo e trovano a disposizione il mezzo di trasporto pubblico urbano, ma volendo anche la bici o l'auto condivisa, per dirla all'inglese il bike o il car sharing.
Dove sono collocati i quattro punti in questione? Partendo da nord: via Panebianco (Città dei Ragazzi), ingresso dell'Autostrada (il cosiddetto Parcheggio dell'amore), piazza Riforma e piazza Matteotti.
“Progetto strategico sotto il profilo del trasporto – spiega Mario Capalbo – ma che rappresenta per la città anche un segno architettonico. Le stazioni Hub sono infatti molto apprezzabili anche sotto l'aspetto visivo, dell'arcodesign e – spiega ancora il presidente dell'Amaco – sono realizzate a moduli flessibili e intercambiabili, scelta condizionata dal tessuto urbano nel quale vanno ad inserirsi”.
“Il vero problema è creare una cultura della mobilità sostenibile”, lo sa bene l'assessore Giulia Fresca che - sinergicamente alle direttive europee che scaturiscono dall'individuazione nel traffico della variabile strategica sulla quale si gioca in buona misura la sostenibilità dei sistemi urbani – punta dritto alla diffusione di pratiche innovative. “C'è bisogno di una nuova forma di governo della mobilità urbana – afferma – di nuovi strumenti di piano e di nuove strategie d'azione”. C'è bisogno insomma di pianificare correttamente, “la pianificazione – dice – è la madre di tutte le regole”. “Il Piano della Mobilità Urbana – è ancora l'ass. Fresca – parte da un'analisi complessiva della città, un censimento di tutti i suoi elementi che favoriscono mobilità sostenibile, dalle piste ciclabili alle aree verdi. Questo sistema, complesso, per funzionare ha bisogno di una regolamentazione. Per la propria competenza, l’Amministrazione comunale di Cosenza contribuisce alla definizione di standard di riferimento flessibili per l’applicazione di misure di mobilità e circolazione che facilitino gli spostamenti di cittadini, turisti e operatori economici tra le diverse aree urbane. E si impegna con decisione sul fronte del rispetto delle regole di circolazione, a tutela della sicurezza degli utenti”.
Mobilità sostenibile è di fatto mobilità intelligente. Cosenza, già candidata ad essere smart city, non può che agire in questa direzione. “Il PUMS, al quale stiamo lavorando secondo procedure di condivisione – conclude l'assessore Fresca – ridisegnerà la mobilità di Cosenza nei prossimi dieci anni”. Oggi si è presentato uno step, quello degli Hub, sapendo che i veri cambiamenti portano con sé piccole rivoluzioni.

Autore: Annarita Callari