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Il Consiglio comunale approva i debiti fuori bilancio generati da sentenze passate in giudicato. Scende a 120 euro la seconda parking card

consiglio comunale dicembre
02 mar 2015

Venti voti a favore e sette astensioni. Con questi numeri il Consiglio comunale, presieduto da Luca Morrone, ha approvato una buona parte dei debiti fuori bilancio, quella generata dalle sentenze passate in giudicato.
Il dibattito si era già consumato nell’assise di giovedì scorso ma i gruppi, di maggioranza e minoranza, non hanno fatto comunque mancare la loro voce nelle dichiarazioni che hanno preceduto il voto, esprimendosi favorevolmente soprattutto sulla proposta lanciata nella scorsa seduta dal Presidente della Commissione Bilancio, Francesco Caruso. Il consigliere di Forza Italia, infatti, aveva formalizzato la richiesta di costituire una commissione speciale, d’ausilio al lavoro che l’Amministrazione comunale non ha ancora concluso sui debiti fuori bilancio, atteso che restano da riconoscere quelli maturati per lavori e forniture.
Esaurita l’importante pratica, per effetto dell’inversione dell’Ordine del Giorno proposta dal consigliere Spataro e condivisa dall’aula, si è poi discussa e approvata la modifica al Piano della Sosta relativamente al costo della seconda parking card. La stessa è stata infatti ridotta dai 220 euro originariamente previsti a 120 euro, rispondendo così alle numerose sollecitazioni giunte dai cittadini attraverso le rappresentanze consiliari. Una soluzione che ha messo d’accordo tutti, traducendosi nel voto favorevole dei presenti, fatta eccezione per il PD che – come sottolineato da Marco Ambrogio – avrebbe voluto un ulteriore dimensionamento a 90 euro

 

Debiti fuori bilancio: le dichiarazioni di voto
Sergio Nucci (Polo Civico Buongiorno Cosenza) torna per un attimo su alcune frasi pronunciate nella seduta precedente, che ritiene “lesive dell’onorabilità dei consiglieri e rivolte nei confronti di chi in quest’aula, per esempio, ha approvato il piano di riequilibrio. Non ci fregiamo di meriti ma non tolleriamo chi offende il Consiglio comunale”. Il consigliere del Polo Civico Buongiorno Cosenza si dice poi soddisfatto “per la richiesta di commissione speciale avanzata dal collega Caruso perché così potremmo capire come mai negli elenchi mancano sentenze che pure sono del 2012, sarà fatta chiarezza sul perché alcuni creditori hanno trovato accoglimento e altri no”. Si chiede infine, “come mai non riusciamo a portare in aula sentenze dei lavori pubblici che hanno avuto la regolare certificazione e i pareri dei revisori”. Nucci annuncia l’allontanamento dall’aula al momento del voto. Giovanni Cipparrone (SEL) “quando l’opposizione è ben fatta, il sindaco in tre giorni ricompatta la maggioranza. Sicuramente voterete questa pratica di bilancio, ma io non mi sento certo un irresponsabile”. Annuncia l’astensione. Lino Di Nardo (PdL) preannuncia voto favorevole. “Certe pratiche vanno votate non perché si è di maggioranza o di minoranza, ma in base ad alcune caratteristiche, che abbiano cioè tutti i crismi della legalità”. In difformità prende la parola anche Francesco Perri (PdL). “La proposta genuina del consigliere Caruso non è difforme rispetto all’orientamento del Consiglio comunale ma trovo poco elementi che mi fanno sperare in un qualcosa di positivo. Spesso le commissioni servono più ad affossare. Ho già detto l’altra volta che mi sarei assentato al momento del voto, non perché non credo che i debiti vanno onorati, ma perché non si ha contezza di quanti siano effettivamente questi debiti, non c’è chiarezza. Chiediamo al Prefetto la nomina di un commissario ad acta”. Raffaele Cesario (Gruppo misto). “A novembre posi problemi di accoglibilità della pratica perché si andavano a riconoscere debiti su sentenze notificate negli anni pregressi e portate all’attenzione del Consiglio solo nel 2014, con aggravio di costi e rischio di danno erariale per via degli interessi maturati dal momento della notifica al riconoscimento in bilancio. Perciò chiedevo un’assunzione di maggiore responsabilità da parte dei dirigenti e della Giunta che avrebbe dovuto dare una sorta di linea di indirizzo. Resta il fatto che finalmente si vedono riconosciuti dei crediti a cittadini che da anni aspettano il riconoscimento di un loro diritto, ratificato da una sentenza, e che quindi sarebbe quasi un abuso da parte del Consiglio il non riconoscere somme dovute. Prendo atto anche e con estrema soddisfazione che la proposta di delibera non prevede più il pagamento di interessi, dalla data di notifica della sentenza, ma riconosciamo il debito maturato all’atto della notifica, motivo per il quale è necessario un voto favorevole. Allo stesso tempo condivido la proposta di Caruso perché è giusto istituire una commissione speciale, aggiuntiva al lavoro dei revisori e della stessa commissione bilancio, atteso che esistono ancora tanti creditori che aspettano il riconoscimento del loro credito. Un ulteriore occhio vigile su queste ulteriori pratiche, ritengo sia solo un bene”. Giuseppe Mazzuca (PSE). “Il consigliere Nucci diceva che ci sono stati consiglieri responsabili che, senza nulla a pretendere, hanno votato il 9 febbraio 2013 il piano di riequilibrio, senza il quale tutte le belle parole di stasera sarebbero state nulle. Voglio ricordare a chi spesso accusa la minoranza di codardia, che la codardia vera è fare accordi e fare accomodare sui banchi della giunta chi non ha avuto a cuore il bene della città”. Annuncia voto contrario. In difformità prende la parola Enzo Paolini (PSE), che preannuncia astensione. “Voglio affermare il valore democratico dell’astensione. Penso che le regole che si da una istituzione debbano essere rispettate dall’istituzione stessa altrimenti i cittadini si allontanano, come sta accadendo. Mi astengo, non perché non siano debiti dovuti, tra l’altro conclamati da altri organi dello Stato. L’astensione sottolinea la incapacità amministrativa di un governo cittadino. Gli strepiti e le indiscipline verbali della maggioranza e del Sindaco non hanno portato certamente un beneficio. Sicuramente noi manterremo un atteggiamento di grande considerazione verso le persone che governano la città e mai ci permetteremmo di istigare contestazioni personali, ma non defletteremo rispetto all’asprezza e durezza della nostra opposizione. Avreste dovuto prendervela piuttosto con voi stessi e con la vostra inconcludenza politica che non vi ha permesso di compattare la maggioranza, oggi ci siete riusciti, ben per voi. Il valore dell’astensione è un valore democratico che dovrete rispettare”. Claudio Nigro (Mario Occhiuto Sindaco). “Superata l’empasse della volta scorsa, di fatto non stiamo facendo altro che votare debiti fuori bilancio riferibili solo a sentenze passate in giudicato, esecutive da tempo. Quindi è un nostro obbligo nei confronti dei cittadini e anche rispetto ad un ordine dato dal magistrato. Riguardo eventuali somme per interessi e rivalutazione monetaria, è fatto da accertare presso gli uffici competenti, con individuazione anche di eventuali responsabilità”. Marco Ambrogio (PD). “Fa bene Nucci a chiedere i criteri dell’inserimento di alcune sentenze rispetto ad altre, non capiamo infatti quale ordine sia stato seguito. Vi sono tra l’altro pratiche relative a debiti per lavori pubblici che non vengono ancora portate in Consiglio. Il bene pubblico, o vale sempre o non vale mai. Il bene comune è sì approvare i debiti fuori bilancio ma anche evitare di generarne altri. Ecco perché quando si parla di responsabilità bisogna ponderare le parole. Oggi esprimiamo il nostro voto di astensione, dimostrando che quella responsabilità sbandierata dal Sindaco, questa parte politica ce l’ha ed è anche tanta”. Carmelo Salerno (Forza Italia). Preannuncia voto favorevole del gruppo. “Lo faccio con un po’ di disagio perché sono tra quelli che giovedì scorso non era in Consiglio e sono tra quelli che il piano di riequilibrio non l’ha votato, dichiarando prima perché non ero in Consiglio. Secondo la pericolosa impostazione di alcuni, in questi giorni avrei preso prebende. Allora c’è un dovere di chiarezza: non ho avuto niente. Voto favorevolmente perché ho letto la proposta del consigliere Caruso e ho capito che in questa pratica sono rispettati due criteri fondamentali: debiti legati a sentenze sono un atto dovuto e recano un vantaggio al Comune, perché epurati degli interessi. In secondo luogo, la trasparenza; e la proposta presentata dal consigliere Caruso, mira proprio a garantire questo. La costituzione della commissione speciale è preordinata a individuare soluzioni possibili e correttive di quelle che sono state le cause che hanno generato i debiti. Se decidiamo di riconoscere dei debiti fuori bilancio, è chiaro che sottraiamo risorse per altre finalità, riferendoci più agli altri debiti che debbono ancora venire in Consiglio. Dobbiamo allora capire se ci sono correttivi all’interno dell’amministrazione per evitare che in futuro si formino altri debiti fuori bilancio, che hanno in sé il vulnus dell’illegittimità”.
La replica del Sindaco Mario Occhiuto
“Sto ai fatti, e i fatti dicono che oggi si approvano debiti fuori bilancio che sono solo sentenze passato in giudicato, quindi obbligatorie, somme che cittadini e imprese aspettano da anni. Questi secondo me sono atti che riguardano tutto il Consiglio, e dovrebbero riguardare soprattutto chi questi debiti in passato ha contribuito a crearli. Questi debiti sono stati certificati, tutti nella massima trasparenza. Se ci sono sentenze non inserite, evidentemente ci sono delle mancanze, gli atti perfetti sono sicuramente compresi in questa delibera. Ringrazio la maggioranza e i suoi singoli componenti, specificando che la volta scorsa non ho inteso offendere nessuno se non sottolineare che un in un Consiglio comunale non si può entrare ed uscire a piacimento. Non era necessario dare un significato politico a questa seduta ma bisognava solo approvare una pratica”.


Invertito l’Ordine del Giorno, si discute la modifica al Piano Generale della Sosta, inerente il costo da attribuire alla seconda parking card. La riferisce il Presidente della commissione trasporti, Giovanni Quintieri (Scopelliti Presidente) che, specifica, “a seguito di numerose istanze, siamo arrivati ad una proposta che giustifica l’aumento della seconda parking card all’interno dello stesso nucleo familiare ma nella misura di 120 euro”. Marco Ambrogio (PD) ricorda che è stato il PD a sollevare il problema della seconda parking card. “L’abbiamo sollevato – dice - perché ritenevamo impossibile un aumento così sconsiderato per le famiglie. Chiedo che la posizione possa essere ulteriormente rivista, approvando la modifica a 90 euro e non a 120”. Per Sergio Nucci (Polo Civico Buongiorno Cosenza), “l’elemento più importante della pratica è l’atteggiamento unitario che consiglieri di maggioranza e minoranza hanno tenuto. L’originaria modifica delle tariffe non era approvabile, attese le tante lamentele che abbiamo avuto circa questo aumento indiscriminato. A volte questa aula è capace di ritornare sui suoi passi, di rivedere alcune scelte ed emendarle in meglio. Rispetto a richieste legittime il Consiglio comunale è in grado di votare pratiche che vanno in direzione del soddisfacimento del bene comune. Vorrei votare una parking card il meno cara possibile ma capisco anche che i 120 euro approvati in commissione siano già un segnale forte”. Per Michelangelo Spataro (Forza Italia), “l’Amministrazione di Cosenza dà assoluta precedenza alle pratiche che portano beneficio ai cittadini. I Comuni spesso combattono con tagli consistenti, e quindi si deve chiedere ai cittadini qualche sacrificio. Credo che chiedere ai cittadini 145 euro all’anno per due parking card non sia molto”. Francesco Perri (PdL). “Questa pratica dà il segnale inequivocabile che quando le commissioni vengono investite di problematiche serie, si trova sempre la sintesi e il modo per dare risposte esaurienti ai cittadini. Non poter però discutere di problemi come l’Amaco e piazza Bilotti è un fatto negativo”. Il consigliere del Pdl riconosce all’assessore Mayerà il merito di aver condotto un buon lavoro, “finalmente la città è ha l’equilibrio tra strisce bianche e strisce blu”.
Replica dell’assessore Nicola Mayerà
Ringrazio per la partecipazione su questo argomento che ha molta importanza per questa città, ha un valore prioritario rispetto ai flussi del traffico e consente ai cittadini di avere una giusta collocazione alle loro vetture. Il dato è che Cosenza ha un numero di auto che supera in media le due unità per nucleo familiare. Per questo abbiamo deciso, oltre alla parking card classica con due targhe alternative, di introdurre l’abbonamento, cioè una tariffa per commercio e professionisti che giornalmente vivono la città per motivi di lavoro, un modo quindi per la fruizione di parcheggi per persone non residenti. Poi approviamo una seconda parking card individuale, che rispetto ai numeri di parcheggi di superficie a pagamento va a soddisfare circa 600 cittadini. Il più sta infatti nella prima parking card e nell’abbonamento. Ci tenevamo però a dare anche questa possibilità. Con l’equilibrio tra strisce bianche e strisce blu, abbiamo infine colmato una lacuna che dava adito a molti ricorsi al giudice di pace

Autore: Annarita Callari