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Rendano: mercoledì 3 dicembre apertura della mostra "Il Mito di Stradivari e la liuteria italiana". E sabato 6 dicembre il Concerto Sinfonico, ospite il violinista Pavel Berman

pavel berman
01 dic 2014

Il fil rouge che lega la liuteria cremonese e quella cosentina sarà al centro della mostra “Il Mito di Stradivari e la liuteria italiana” la cui apertura è prevista per mercoledì 3 dicembre, alle ore 10,00, nella sala “Quintieri” del Teatro “Alfonso Rendano” di Cosenza.
La prestigiosa esposizione, che si potrà visitare fino al prossimo 6 dicembre, rappresenta uno degli eventi collaterali della stagione lirico-sinfonica del Teatro “Rendano” ed è frutto della significativa collaborazione che il direttore artistico del teatro di tradizione cosentino Lorenzo Parisi è riuscito ad imbastire da un lato con il Consorzio Liutai di Cremona, la città patria dei mitici strumenti italiani il cui maggior esponente fu Antonio Stradivari, e dall’altra con la scuola di liuteria “De Bonis” di Bisignano, tra le risorse più preziose del nostro territorio.
Anche la mostra di liuteria ospitata dal “Rendano” si svilupperà attorno all’idea portante del Mito che ha ispirato l’intera stagione lirico-sinfonica e il suo punto di partenza sarà proprio il mito di Stradivari.
Dal 3 al 6 dicembre resteranno esposti nella Sala “Quintieri” 15 strumenti moderni realizzati da liutai contemporanei del Consorzio Liutai di Cremona cui si affiancheranno 6 strumenti di Rosalba De Bonis, ultima discendente della famiglia di liutai di Bisignano.
La mostra sarà aperta dalle ore 9,30 alle 13,00 e dalle 16,30 alle 20,30. Sabato 6 dicembre apertura prolungata fino alle 22,30.
Due liutai cremonesi, i maestri Pasquale Sardone e Stefano Conia “il giovane”, saranno presenti durante la mostra per guidare i visitatori ed anche alcune scolaresche alla comprensione dei processi di lavorazione e realizzazione dei preziosi manufatti dell’antica arte artigiana. In sala “Quintieri” sarà allestito anche un piccolo banco di lavoro, grazie al quale sarà possibile osservare dal vivo alcune simulazioni di piccoli interventi di liuteria.
Autentico suggello dell’esposizione sarà, sabato 6 dicembre, alle ore 20,30, il Concerto Sinfonico previsto come terzo appuntamento della stagione del “Rendano”. Nel corso della serata, in programma l’esecuzione del Concerto per violino e orchestra opera 64 di Mendelssohn e della Sinfonia n.9 opera 95 di Antonin Dvorak, meglio conosciuta come Sinfonia “Dal Nuovo Mondo”.
Il Concerto per violino e orchestra di Mendelssohn avrà come special guest del teatro di tradizione cosentino, Pavel Berman, violinista virtuoso e dalla “forza espressiva immensamente densa”, figlio d’arte (suo padre era Lazar Berman) e già enfant prodige premiato, a soli diciassette anni, dalla Giuria del Premio Paganini.
Lo strumento che suonerà il violinista Pavel Berman è uno Stradivari, il Conte de Fontana 1702, una vera e propria rarità ed uno dei pezzi più belli e più pregiati al mondo, messo a disposizione dalla Fondazione “Pro Canale” di Milano.
Berman attirò su di sé l’attenzione del mondo musicale già nel 1990, quando gli furono attribuiti il Primo Premio e la Medaglia d’Oro al Concorso Violinistico Internazionale di Indianapolis. Nel corso della sua carriera ha suonato con le più importanti orchestre, tenendo concerti nelle più prestigiose sale del mondo quali la Carnegie Hall di New York, il Théâtre des Champs Elysées e la Salle Gaveau di Parigi, il Teatro alla Scala di Milano e il Palais des Beaux Arts di Bruxelles.
In occasione del Concerto sinfonico del 6 dicembre, l’Orchestra del Teatro “Rendano” sarà diretta, come già avvenuto per “Il Barbiere di Siviglia”, dal maestro Luca Ferrara.

 

Autore: Giuseppe Di Donna