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Servizio di distribuzione del gas: il Consigliere comunale Francesco Perri invita il Sindaco Occhiuto a bandire la nuova gara

Consigliere F.Perri
08 ago 2014

Il Consigliere comunale Francesco Perri ha rivolto una sollecitazione al Sindaco Mario Occhiuto “per attivare tutte le procedure di gara, con un atto di indirizzo rivolto ai dirigenti competenti, al fine di affidare la gestione del servizio di distribuzione del gas, atteso che la convenzione in essere tra il Comune di Cosenza e l’Italgas è scaduta nel 2011”.
Perri fa un po’ di cronistoria su come sono andati i fatti.
“Nel 2011 un decreto del Ministero dello Sviluppo Economico, del 19 gennaio, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 31 marzo 2011 aveva definito gli ambiti territoriali con Cosenza comune capofila e responsabile degli ambiti 1 e 2, con un bacino di circa 100 mila utenze. A fine 2011 – prosegue il Consigliere Perri – un altro decreto, sempre del Ministero per lo Sviluppo Economico – il n.226 del 12 novembre, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.22 del 27 gennaio 2012, prorogava i contratti di gestione scaduti, fino a nuova gara.
Bandire al più presto la nuova gara – sottolinea Perri nell’invito rivolto al Sindaco Occhiuto – oltre a far realizzare delle economie al Comune, attraverso l’affidamento del servizio a chi praticherà delle tariffe al metro cubo più vantaggiose per i cittadini utenti, potrebbe far includere nella convenzione la clausola dell’estensione del servizio di distribuzione del gas a quelle aree che non hanno ancora avuto la possibilità di essere allacciate alla rete, come i nuclei familiari che risiedono nel quartiere delle Cannuzze o a Colle Mussano, Inferiore e Superiore. Qui sono oltre 200 le famiglie che lamentano l’assenza della rete di metanizzazione. Nella gara che auspicabilmente il Comune andrà a bandire potrebbe essere inserita la clausola in base alla quale l’aggiudicatario assumerà su di sé l’onere della spesa per la realizzazione delle opere di allaccio che potrebbe in qualche misura bilanciare i mancati introiti del Comune per la mancata riscossione, in tutti questi anni, degli oneri che si sarebbero dovuti incamerare per l’occupazione del sottosuolo”.

 

Autore: Giuseppe Di Donna