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Il ministro dell'Integrazione Cécile Kyenge accolta dal Sindaco e dal calore dei cosentini accetta la presidenza onoraria della Festa delle Invasioni

Occhiuto e ministro Kyenge
22 ago 2013

E’ partita da un forte messaggio di speranza, richiamando la celebre frase “io ho un sogno” di Martin Luther King, la visita cosentina del ministro dell’Integrazione Cécile Kyenge che ha fatto il suo ingresso a Palazzo dei Bruzi accolta in un salone di rappresentanza gremito di cariche istituzionali, di una carica di giornalisti e di qualche cittadino attratto dall’appeal della prestigiosa ospite. La rappresentante del governo Letta ha subito posto il proprio sigillo sulla tappa istituzionale al Comune di Cosenza, con toccanti parole scritte di suo pugno sul libro d’onore del Municipio: “Grazie dell’accoglienza. ‘I have a dream’: 50 anni dal discorso di M. L. King. Oggi dobbiamo e abbiamo la responsabilità di concretizzare questo sogno anche nel nostro Paese: l’Italia migliore”.
A Cècile Kyenge è quindi stato dato il benvenuto ufficiale del sindaco Mario Occhiuto che poco prima aveva già avuto modo di scambiare in privato con il Ministro qualche battuta sulla situazione dello stato sociale in città (su tutto, la necessità di attuare politiche efficienti, grazie al supporto del governo centrale, in merito alla situazione cronica del campo rom). “Siamo lusingati che la signora Kyenge sia qui a Cosenza – ha affermato Occhiuto – Una città, la nostra, con una radicata tradizione di accoglienza e integrazione. L’Amministrazione comunale si sta molto impegnando per migliorare la qualità della vita dei cittadini senza alcuna distinzione di nazionalità, perché i diritti umani sono universali”. A questo punto, ha preso la parola Franco Dionesalvi, fondatore della Festa delle Invasioni, manifestazione che da 15 anni a Cosenza sancisce lo scambio interculturale attraverso vari generi di espressione artistica. “La nostra città – ha dichiarato Dionesalvi – vede nello straniero una risorsa, perché l’essere ‘invasi’ da altre culture, storie, lingue, è sempre fonte di arricchimento personale e collettivo”. Su queste premesse, il professore Dionesalvi ha quindi proposto al ministro Kyenge la nomina a Presidente onorario della Festa delle Invasioni. La delegata governativa per l’Integrazione ha accettato di buon grado ringraziando e dicendosi orgogliosa. “Se sono qui – ha detto Cécile Kyenge – è per rafforzare il rapporto col territorio e ribadire l’importanza positiva delle differenze. Il vostro percorso coincide con il nostro”. Molto significativo, l’abbraccio simbolico del Ministro con i semplici cittadini. A iniziare dalle vicende che le sono state raccontate in maniera diretta dal presidente della comunità senegalese a Cosenza e da Mustafà, giovane marocchino con un passato difficile che, da molti anni in riva al Crati, grazie pure, oggi, al diretto interessamento del sindaco Occhiuto, sta provando a costruirsi una vita dignitosa nonostante le difficoltà burocratiche che gli immigrati come lui purtroppo incontrano. La “signora Ministro”, come l’ha definita per tutta la visita, rivolgendosi a lei, il primo cittadino, ha ascoltato, stretto mani, addirittura posato per numerose foto-ricordo su richiesta. Specie quando poi, sempre in compagnia del Sindaco e delle autorità, è scesa su corso Mazzini per una passeggiata lungo il Museo all’Aperto Bilotti. Attentissima alle spiegazioni che il dirigente alla Cultura di Palazzo dei Bruzi, Luigi Bilotto, le dava davanti a ogni statua, si è soffermata con palese curiosità di fronte al Lupo di Rotella come alle opere di Manzù e a tutte le altre da osservare a zig zag sul salotto buono. A piazza Kennedy, dove ad attenderla doveva esserci l’auto blu che l’avrebbe condotta nel centro storico, un simpatico fuoriprogramma che il sindaco Occhiuto ha organizzato all’ultimo momento soprassedendo sul cerimoniale: il ministro Kyenge è salita sul pullman scoperto ScopriCosenza e così ha potuto completare da vera turista il suo giro cosentino. Arrivata al duomo, di sua spontanea iniziativa ha posato due bouquet di fiori all’icona della Madonna del Pilerio, patrona della città. Il tour culturale si è concluso nel teatro Rendano. E, a finire, il Ministro si è intrattenuta a cena in un locale della zona antica, chiacchierando amabilmente e gustando fresche specialità locali a base di pesce.
 

Autore: Iole Perito