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Ministero taglia 60% dei trasferimenti per i buoni libro. Dura reazione del Sindaco e dell'Assessore De Rose

libri scolastici
01 ago 2013

La Regione Calabria ha comunicato, sulla base dei parametri ministeriali, il piano di riparto regionale per la fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo per l’anno scolastico 2013-2014. Il Comune di Cosenza subisce un taglio pari a circa il 60% del trasferimento ottenuto per l’anno precedente.
“Si tratta dell’ennesimo attacco al welfare e alla filiera della solidarietà che viene scaricato sui Comuni - ha commentato il Sindaco Mario Occhiuto – ormai sempre più isolati in trincea a fronteggiare emergenze e bisogni di una popolazione che la crisi ha ormai messo in ginocchio. E si tratta di una situazione nazionale che il Ministro Delrio conosce bene, anche alla luce degli ultimi incontri che abbiamo richiesto e ottenuto. Sono davvero dispiaciuto per tutto questo” – ha commentato ancora il primo cittadino.
“Sconcerto, stupore e rabbia”: sono queste, invece, le reazioni dell’Assessore alla Scuola Geppino De Rose, dinanzi al nuovo piano di riparto realizzato dalla Regione Calabria sulla base delle risorse stanziate dal Ministero per l’Istruzione.
“Il Governo nazionale – dice De Rose - continua nella sua dissennata corsa verso un liberismo di facciata, altrimenti definito “spending review”, attaccando scuola, cultura e sanità: esattamente i tre luoghi irrinunciabili della civiltà, dello sviluppo e dell’equità. Sono altri i capitoli di spesa da attaccare.
E così da quest’anno alle famiglie più bisognose della città di Cosenza non riusciremo a garantire i buoni libro necessari ai loro ragazzi per proseguire gli studi.
E poi ci parlano di fronteggiare la dispersione scolastica. Un taglio che sfiora il 60% significa voler condannare i ceti meno fortunati della città ad arretrare ulteriormente verso la disperazione.
Tutto ciò è semplicemente vergognoso!
Ma non ci limiteremo a subire. Sono pronto ad autodenunciarmi - conclude l’Assessore De Rose - per violazione dei diritti sulla proprietà intellettuale ma, se necessario, fornirò, a mie spese, ai ragazzi delle famiglie bisognose, escluse dal beneficio dei buoni libro, copie fotostatiche dei libri.
Abbiamo doveri morali precisi verso i meno fortunati.”




 

Autore: Giuseppe Di Donna