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Presentato il progetto per la ripartenza della Città dei Ragazzi

progettazione partecipata alla città dei ragazzi
18 mag 2013


La Città dei Ragazzi conoscerà a breve una nuova fase di rifunzionalizzazione progettuale. Le basi sono state gettate stasera nel corso della prima giornata dell’iniziativa di architettura partecipata con la quale l’Amministrazione comunale ha voluto creare le condizioni per una ripartenza della struttura.
All’iniziativa hanno preso parte l’assessore alla formazione della coscienza civica e alla scuola, titolare della delega alla Città dei ragazzi, Marina Machì, l’architetto Gianluca Adami, esperto di progettazione partecipata, gli operatori della struttura e altri operatori culturali e pedagogici della città. Seduto tra il pubblico il Sindaco Mario Occhiuto che ha preferito ascoltare, senza intervenire direttamente nella discussione. Il dibattito sul nuovo processo di progettazione partecipata proseguirà anche domani con il worshop in programma, sempre nel cubo bianco, dalle 10,30 e per tutta la giornata. Allo scambio di idee sono stati invitati non solo gli operatori della struttura, ma anche i ragazzi che la frequentano, i loro genitori e chiunque intenda contribuire, con proposte e suggerimenti, al riposizionamento strategico e al rilancio della Città dei ragazzi.
Nel corso del primo incontro di stasera è stato delineato, soprattutto dall’Assessore Machì il modello economico diverso che è alla base della rifunzionalizzazione della Città dei Ragazzi e che ne rappresenta la traccia dominante.
Marina Machì ha intanto sottolineato “la necessità di attivare un meccanismo che dovrà essere in grado di assicurare una certa redditività alle cooperative che gestiranno in futuro la struttura (la nuova gara è in dirittura d’arrivo) con attività da gestire in autonomia e che si affiancheranno alle attività correnti. I due livelli, quello del progetto architettonico e quello gestionale non sono completamente distinti. La creazione di nuove attività – ha detto la Machì – oltre ad ampliare l’offerta e rendere la struttura più confortevole da un punto di vista climatico, avrà anche l’obiettivo di realizzare la sostenibilità della Città dei Ragazzi sotto il profilo squisitamente economico.”
Il rinnovamento e la trasformazione architettonica della Città dei Ragazzi passerà attraverso un’azione di ripensamento del costruito, senza, ovviamente snaturare il progetto originario e senza ulteriori cementificazioni.
“Le risorse (500 mila euro)– ha specificato ancora Marina Machì – arriveranno dalla Regione che ha accolto il ricorso dell’attuale Amministrazione comunale contro la precedente decisione della stessa Regione di mancato accoglimento della richiesta di finanziamento presentata tre anni fa dall’Amministrazione comunale che ha preceduto la Giunta Occhiuto.”
Ad illustrate il progetto, che resta comunque un work in progress aperto alle integrazioni che scaturiranno dalla discussione che si concluderà domani, è stato l’architetto Gianluca Adami, di Roma, esperto di progettazione partecipata.
“La ripartenza della Città dei Ragazzi – ha detto Adami – deve passare necessariamente dalla partecipazione e dall’ascolto delle persone che qui lavorano e dai fruitori della struttura.”
Il modello economico diverso che è alla base del progetto di restyling presuppone, come passaggio fondamentale, tempi di apertura più lunghi della struttura che dovrà necessariamente funzionare anche oltre le 18,00 ed almeno fino alle ore 20,00, per consentire di venire incontro alle esigenze dei genitori e assicurare loro la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. A questo proposito potrebbe essere aperto un ulteriore ingresso laterale che permetterà di parzializzare la fruizione nelle ore successive a quelle abitualmente dedicate all’attività ordinaria della struttura.
A questo proposito sorgerà un punto ristoro, con una pedana rialzata che funzionerà come bar e come punto di ritrovo anche per i genitori che accompagneranno i figli. Un’altra novità è rappresentata dalla discoteca protetta per adolescenti, appartenenti alla fascia di età compresa tra i 12 e i 16 anni, e nella quale potranno essere organizzate anche delle feste di compleanno.
Una maggiore apertura e una maggiore efficienza saranno le due parole d’ordine del nuovo corso.
L’ossatura del progetto prevede:
- l’apertura del bar-ristoro che avrà una zona terrazzata e ombreggiata di 60 mq. Nelle adiacenze, la discoteca protetta per gli adolescenti;
- un Parco Giochi recintato e con all’interno molti giochi, gonfiabili e non, per far sì che la struttura diventi più a misura di bambino. Sarà quella del Parco Giochi una zona molto ombreggiata con la messa a dimora di alberelli già formati che saranno messi a disposizione dal Corpo Forestale dello Stato. Nelle aree del Parco Giochi, prevista dal progetto anche una pavimentazione antitrauma con un prato artificiale, in luogo di quella esistente in cemento, che sarà collocato nella piazza aperta. Un intervento questo che si renderà necessario per ovviare agli inconvenienti dell’attuale pavimentazione in cemento che nella stagione estiva restituisce in maniera molto forte il calore. Sopra la nuova pavimentazione antitrauma saranno posizionati i giochi gonfiabili, le gabbie per il salto, di due diversi tipi, destinate a diverse fasce d’età, piccoli percorsi-avventura e scivoli con protezioni gommose. Nel progetto di rifunzionalizzazione è previsto anche che le attività teatrali che solitamente si svolgono nel cubo giallo siano prolungate fino a sera, in una logica che mira a fare sistema tra le diverse componenti della struttura. Inoltre, anche il sistema di gestione delle attività che si svolgeranno dal pomeriggio fino al tramonto conoscerà una sua ottimizzazione.
- Un terzo step del nuovo progetto sarà l’apertura di un asilo nido all’interno del cubo bianco della Città dei Ragazzi, destinato ai bambini compresi nella fascia di età da o a 3 anni. L’asilo nido sarà diviso in due sezioni. Nella prima saranno ospitati i lattanti, nella seconda i divezzi.

L’architetto Gianluca Adami ha precisato che tutti i nuovi interventi previsti dal progetto di rifunzionalizzazione della Città dei Ragazzi saranno improntati ad una logica di rispetto sia del progetto originario, sia dell’impianto planimetrico.
Con particolare riferimento all’asilo nido, l’architetto Adami ha inoltre sottolineato che l’edificio nel quale sarà ospitato (il cubo bianco) sarà interessato da interventi di riqualificazione energetica finalizzati a conseguire effetti di sostenibilità. Nello specifico, si tratterà di interventi, esternamente non visibili, sull’involucro edilizio, che, con l’utilizzo di nuove tecnologie e il posizionamento di apposite pellicole sui vetri, dimezzeranno l’entità di calore attualmente generata dall’esposizione al sole.
Altro cardine del progetto è il rifacimento del percorso interno che attualmente ricalca il modello degli impianti fieristici, con padiglioni a destra e a sinistra e che, soprattutto d’estate, presenta l’inconveniente di un attraversamento troppo esposto ai raggi del sole. Ecco perché il nuovo progetto prevede un largo percorso centrale coperto, con la realizzazione di una pensilina alta tre metri e larga altrettanto che renderà il percorso più densamente ombreggiato, anche attraverso la messa a dimora di più alberi possibili, dopo un accurato movimento della terra che finora non aveva consentito la crescita degli alberi esistenti. Sarà attuata, insomma, una strategia di ricorso alla vegetazione che passa necessariamente attraverso la creazione di zone a verde e la piantumazione di alberi a ridosso delle pareti vetrate. Sempre nella logica di una razionalizzazione e di un miglior uso degli spazi, prevista anche una schermatura delle vetrate del Cubo Azzurro, anche quest’ultimo esposto al sole e nei cui ambienti si generano elevate temperature di calore.
Il tutto sarà completato con il posizionamento di un buon numero di gazebo, di una fontana, di lampioni per l’illuminazione perimetrale, di arredi e cestini getta rifiuti.
Altri interventi riguarderanno i lucernari, le superfici vetrate e i tetti dei cubi, con possibilità di eliminare gli inconvenienti prodotti dal calore con il ricorso a vernici cool roof che raffreddano le superfici.
La discussione è stata aperta e a rompere il ghiaccio questa sera è stato Cesare Moreno, maestro di strada e fondatore del “Progetto Chance”, iniziativa di capitale importanza sociale e volta alla neutralizzazione della dispersione scolastica nei quartieri più difficili della città di Napoli. Da lui sono venuti i primi suggerimenti e le prime proposte che hanno arricchito il dibattito.











 

Autore: Giuseppe Di Donna