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Anche i gioielli in bronzo degli Enotri alla Mostra sulla tradizione orafa

20 dic 2012



Anche il Museo dei Brettii e degli Enotri parteciperà alla Mostra, organizzata dalla Provincia, “Cosenza preziosa”, che si inaugura domani 21 dicembre alle ore 17 e durerà fino al 30 gennaio. “Può sembrare strano in una mostra sulla tradizione orafa- dice Maria Cerzosa, direttore del Museo- ritrovare degli oggetti che in oro non sono. Tuttavia si è ritenuto interessante esporre quelli che, pur non essendo in oro, costituivano i gioielli delle donne di una delle popolazioni più antiche della Calabria, gli Enotri. Si tratta di oggetti, per lo più in bronzo, risalenti all’età del Ferro (870-720 a.C.) ritrovati nelle tombe della necropoli di Torre del Mordillo (Spezzano Albanese – CS) nel 1888 e appartenenti alla collezione del Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza. Oggetti del corredo funerario, indossati sul vestito funebre, che nella loro quantità e qualità segnalavano lo stato del defunto e il suo ruolo nella società.
Le donne enotrie di Torre del Mordillo erano ornate con sfarzose parures di gioielli: numerose fibule (spille) per fermare i vestiti, di varie dimensioni e formati, ferma trecce, collane, cinturoni di lamina, bracciali, anelli di filo a più giro alle mani e ai piedi, pendagli di catenelle, o a forma di disco o del tipo “a xilofono”.
Particolarmente presenti sono anche le perle di pasta vitrea, ma soprattutto di ambra, la resina considerata dagli antichi “pietra” preziosa e magica, da cui ricavare preziosi gioielli e amuleti.
Questi esposti sono solo significativi esemplari dei ricchissimi corredi delle 230 tombe di Torre del Mordillo, attualmente fruibili presso il Museo dei Brettii e degli Enotri, che tuttavia rendono l’idea di quella che fosse la cultura artigianale dell’Età del Ferro in Calabria ed il gusto estetico delle donne enotrie nella scelta degli ornamenti personali, per alcuni versi già molto “moderni” e anticipatori, in alcuni elementi decorativi, della ricca tradizione artigianale successiva.”
Il Museo darà la possibilità anche ai visitatori della mostra di visionare il video “L’amore riscoperto”, che sarà proiettato su un monitor nei pressi della vetrina con i reperti, video che è uno dei fiori all’occhiello del Museo dei Brettii e degli Enotri.




 

Autore: Elena Scrivano