Home Page » Canali » Archivi » Notizie » lettura Notizie e Comunicati

Presentata a Palazzo dei Bruzi la IV edizione di "Famiglie a teatro"

conf sta famiglie a teatro
08 ott 2012

La formula è ampiamente collaudata ed è stata negli ultimi anni accompagnata da un successo a tratti sorprendente: una media di 500 spettatori a spettacolo, tra bambini e loro genitori. Torna puntuale l’iniziativa “Famiglie a teatro”, da domenica prossima 14 ottobre al Teatro “Morelli”, alle ore 18,00. 12 spettacoli in tutto per una programmazione che chiuderà il 12 maggio 2013.
L’iniziativa, alla sua IV edizione nella sua formula attuale, è promossa dal Comune di Cosenza e dal Centro RAT/Teatro dell’Acquario (che l’ha ideata 14 anni fa), in collaborazione con l’Unicef e la Cooperativa Arca di Noè e destinata a tutte le famiglie della città (con un’attenzione particolare per le famiglie svantaggiate) e alla promozione del teatro per le nuove generazioni.
Le finalità e il programma sono stati illustrati questa mattina a Palazzo dei Bruzi nel corso di una conferenza stampa che ha visto la partecipazione dell’Assessore alla formazione della coscienza civica e alla scuola Marina Machì, dell’Assessore alla solidarietà e alla coesione sociale Alessandra De Rosa e di Dora Ricca, in rappresentanza del Centro Rat-Teatro dell’Acquario.
Nella premessa del suo intervento l’Assessore Machì ha richiamato il saggio del sociologo canadese Erving Goffman “La vita quotidiana come rappresentazione”.
“In questa prospettiva – ha affermato Marina Machì – le istituzioni della società, da quelle domestiche a quelle professionali, sono analizzate come se fossero delle rappresentazioni teatrali, dotate di attori che, dopo essersi preparati in un retroscena, recitano su una ribalta di fronte ad un pubblico. Goffman – ha aggiunto la Machì – applica un approccio “drammaturgico” all’interazione sociale: considera la vita sociale come una sorta di teatro in cui le persone assumono le diverse parti e agiscono come “registi” della loro vita e delle impressioni che destano negli altri. L’imitazione e la rappresentazione di ciò che ci circonda sono azioni che si compiono in modo naturale dalla nascita e sono processi che il teatro condivide con l’educazione. E tuttavia le relazioni tra il teatro e la scuola non sono state sempre solide e continuative, pur essendo enormi le potenzialità educative del teatro. Soprattutto quando intendiamo il teatro come linguaggio e come esperienza personale e collettiva che rende possibile lo svelamento e l’ampliamento dei registri espressivi, indipendentemente dall’età dei partecipanti e dall’ambito di formazione.”
Ragioni che da sole hanno fatto sì che l’Assessorato alla formazione della coscienza civica e alla scuola desse più spazio al teatro. Un presupposto in più “per fortificare i legami – è sempre Marina Machì a dirlo – con chi, come il Centro Rat, fa teatro da sempre in questa città, mettendo ben in evidenza che il teatro per famiglie o il teatro per le giovani generazioni non è un teatro di serie B, nè rappresenta una programmazione accessoria, a patto che si metta in primo piano la rappresentazione. Se il teatro smetterà di essere veicolato nelle scuole dapprima come testo, lasciando spazio alla fantasia e all’immaginazione, saranno i bambini i primi a chiedere alle loro famiglie di andare a teatro.”
Elemento distintivo anche dell’edizione di quest’anno di “Famiglie a teatro” è la sua connotazione solidaristica, spiegata in conferenza stampa dall’Assessore Alessandra De Rosa. Una solidarietà che corre su un doppio binario: da una parte con il coinvolgimento diretto dei bambini e ragazzi disabili, ospiti della Cooperativa “Arca di Noè” che saranno direttamente coinvolti, come attori, nell’allestimento di un libero adattamento dal “Piccolo Principe” di Antoine de Saint Exupery e, dall’altra con la donazione agli ospiti delle Case famiglia della città, da parte dell’assessorato alla solidarietà e coesione sociale, dei biglietti per assistere alle rappresentazioni in scena al Teatro “Morelli”.
“La connotazione sociale e solidaristica – ha detto Alessandra De Rosa – deve diventare il fulcro e un punto cardine dell’azione educativa propria di queste iniziative.”
Nel dettaglio dei 12 spettacoli è poi entrata Dora Ricca del Centro-Rat Teatro dell’Acquario. Si comincia domenica prossima 14 ottobre con “Aladino”, portato in scena dalla compagnia “Teatro Crest” di Taranto. Per il resto del programma, i personaggi e i racconti che hanno popolato l’infanzia di chi oggi è genitore e che comincia a popolare quella dei figli ci sono tutti: da Pulcinella a Giamburrasca, a Pinocchio ad Alì Babà. A rappresentarli, compagnie che provengono da ogni parte d’Italia e che si sono nel tempo specializzate nel teatro per l’infanzia e per ragazzi: da Bolzano a Firenze, a Pisa, a Perugia, da Napoli a Bari fino ad arrivare alla Calabria, rappresentata, oltre che dal Centro Rat e dall’Arca di Noè, anche da “Dracma Teatro” di Vibo Valentia e da “Attori in corso” di Rende.
Dora Ricca ha messo in evidenza l’universalità dei temi che saranno sviluppati all’interno delle rappresentazioni e che saranno riproposti e riadattati con un salto temporale ed un’attualizzazione ai giorni nostri. E così il “Pinocchio” di “Dracma Teatro” diventa il pretesto per parlare di bullismo, così come “Cappuccetti colorati” del Centro Rat si erge a metafora dell’amicizia.
A fine rassegna, inoltre, tutti i piccoli spettatori che avranno totalizzato il maggior numero di presenze, riceveranno in regalo un libro per bambini offerto dalla Casa editrice “Coccole e caccole” di Belvedere Marittimo.
Nel corso della conferenza stampa sono intervenuti anche Chiara Orrico della Cooperativa “L’Arca di Noè” e il consigliere Mimmo Frammartino, in rappresentanza della Commissione cultura di Palazzo dei Bruzi.



 

Autore: Giuseppe Di Donna