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Cosenza accende i riflettori sull'arte contemporanea che si fa VIVA nel progetto dedicato alla Performance

conf stampa arte contemporanea
03 ott 2012

Finanziato dall’Unione europea, attraverso il POR Calabria 2007/2013, il progetto di arte contemporanea VIVA Performance Lab - guidato dal Comune di Cosenza, con l’Università della Calabria quale partner didattico-formativo ed il prestigioso MAXXI di Roma quale partner scientifico - entra nella sua fase operativa, che prepara il primo grande evento per il prossimo mese di dicembre.
Questa mattina conferenza stampa nel Salone di Rappresentanza, partecipata anche da molte associazioni culturali, artisti e addetti ai lavori chiamati a proporsi quale parte attiva del progetto ed ai quali, comunque, sarà dedicato uno specifico incontro di approfondimento, domani, alle 18.30 alla Casa delle Culture, con il project manager, architetto Francesca Conti.
Intanto il Sindaco Mario Occhiuto, il Rettore dell’UniCal Giovanni Latorre, Cristiana Perrella, curatore di VIVA Performance Lab per MAXXI Arte e Giuliana Misasi, dirigente comunale del settore cultura, hanno fornito tutte le coordinate di un progetto che attiene un settore, quello dell’arte contemporanea, nel quale la città di Cosenza non ha un’esperienza consolidata. Ma il Sindaco Occhiuto, nel disegnare il progetto artistico-culturale che ha in mente per la città e che comprende anche una rete museale, ha riservato uno spazio preciso proprio all’arte del XXI secolo.
Quella che prende corpo nell’intervento del Primo cittadino è la Città Creativa che comprende una serie di interventi, già avviati a finanziamento. Dal centro multimediale di piazza Matteotti al viale degli Artisti, dal centro di valorizzazione della cultura rom ai musei, di Alarico e di arte contemporanea e, in prospettiva, al museo virtuale di una riqualificata piazza Bilotti. “Immagino Cosenza come un grande scenario aperto – afferma Occhiuto – sul quale, dai rispettivi luoghi fisici, prendono vita eventi artistici che li esaltano, nutrendosi di correlazione, di contaminazione culturale, in una logica che è sempre fortemente partecipativa”.
Dal Sindaco il ringraziamento all’Università della Calabria per la disponibilità ad azioni sinergiche, ricambiato subito dopo dal Rettore Giovanni Latorre che evidenzia come dalla collaborazione tra istituzioni, che paragona ad una sorta di “common wealth”, possa venire la risposta ai ritardi del territorio. “L’Università – afferma – non può che essere partecipe delle iniziative di valorizzazione del territorio. In questo progetto, particolarmente accattivante, che coniuga arte e tecnologia, siamo presenti con il nostro expertise e i nostri laboratori, convinti che la cultura sia fonte di coesione sociale e di economia”. Un’implicazione quest’ultima da approfondire in un apposito studio che chiederà, proprio all’università, di analizzare l’impatto economico degli eventi culturali che serva da orientamento al nuovo corso dei finanziamenti europei.
Il coinvolgimento passa anche attraverso tre scuole superiori – il liceo classico “G. da Fiore” di Rende, l’istituto alberghiero “Mancini” ed il Liceo Artistico “Tommasi, di Cosenza - che parteciperanno con i loro studenti ai laboratori creativi dell’università, in particolare sugli art blogger. La dirigente Giuliana Misasi, che ha ripercorso il progetto per macroaree, ne evidenzia in particolare le prospettive che deriveranno ad una seconda annualità di finanziamento dal buon esito della prima. “Mentre oggi il progetto si apre ad un respiro internazionale, per attrarre al territorio nuove competenze e nuove energie artistiche con le quali poter sviluppare un confronto, dopo saremo chiamati alla rivalutazione delle sinergie locali nell’ambito della rete Trans Europe Hall”.
“Quello didattico e formativo è senz’altro uno degli aspetti del progetto che più ha interessato il MAXXI che nel rapporto con i giovani ha uno dei cardini della sua identità, spiega Cristiana Perrella. La curatrice di VIVA Performance Lab entra nel merito del grande evento di dicembre sulla performance, definendola “tra i linguaggi dell’arte contemporanea, il più eretico. La performance è qualcosa che succede, che chiede un’adesione emotiva e una carica di coinvolgimento, sia da parte del performer che del pubblico, molto alte. L’evento di dicembre si svilupperà su due piani, prima un workshop internazionale per giovani artisti tenuto da Tania Bruguera”. Nome di spicco del campo della performance, l’artista cubana ha sviluppato nella sua carriera un linguaggio che vede nel comportamento il principale mezzo di espressione. Quattro giorni di sperimentazione artistica e poi, l’8 e il 9 dicembre, il Festival della Performance. “Artisti internazionali si mescoleranno nel tessuto urbano alle azioni dei giovani artisti – continua la Perrella – in un dialogo tra generazioni ma assolutamente non gerarchico”. L’azione coinvolgerà un’area ampia che va dal MAB al centro storico, accendendo i riflettori sulla contemporaneità dell’arte e la sua straordinaria capacità di attrarre ed aggregare.
 

Autore: Annarita Callari