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Stagione di prosa: al "Rendano" arriva "Otello" con Massimo Dapporto, Maurizio Donadoni e Lucia Lavia

otello
23 apr 2012

Arriva al Teatro “Rendano” di Cosenza, per il cartellone di prosa curato da Isabel Russinova, una nuova versione dell’Otello di William Shakespeare, interpretata da Massimo Dapporto e Maurizio Donadoni, per la regia di Nanni Garella, che lo ha anche tradotto e adattato.
Lo spettacolo, prodotto dall’Arena del Sole – Nuova Scena – Teatro Stabile di Bologna, in collaborazione con il 63° Festival Shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese, andrà in scena al “Rendano”, con una lieve modifica rispetto alle date originarie, giovedì 26 aprile (ore 20,30) e venerdì 27 aprile (ore 20,30).
La direzione del Teatro comunica che, a seguito della modifica delle date, gli abbonati del turno B potranno seguire lo spettacolo giovedì 26. Resta, invece, invariato il turno A di abbonamento, già fissato per venerdì 27 aprile.
“Un grande dibattito sulla fragilità della natura umana”. Così definisce la plurirappresentata tragedia shakespeariana il regista Nanni Garella.
“Non una tragedia della gelosia, ma un dramma d’amore, in cui il protagonista si trova preda di un sentimento tanto potente da fargli perdere la ragione”.
I numerosi temi affrontati in questa nuova messinscena della tragedia shakespeariana, vanno oltre quello classico della gelosia portata alle estreme conseguenze: il pregiudizio razziale, lo scontro tra Occidente e Oriente, una storia che ritorna e costruisce nella mente un immaginario di guerre vicine e devastanti. A contrapporsi sono, però, in primo luogo due visioni del mondo: quella di Otello – bellezza e armonia, nobiltà, lealtà, amore – e quella di Iago, che disegna un mondo abietto e volgare in cui, nella totale assenza di ideologia, regna il pragmatismo più spregiudicato.
“Nell’Otello di Shakespeare – scrive ancora il regista Nanni Garella nei suoi appunti di drammaturgia – alla fine perdono tutti, i nobili e i malvagi: Desdemona, Emilia, Roderigo assassinati, Otello suicida, Iago travolto dai suoi stessi inganni e dalle sue trame scellerate. Tutti fanno scelte sbagliate. Il mondo non ritrova il suo equilibrio, dopo l’atto estremo di Otello e il sacrificio di sua moglie: come dopo un’eclissi di sole e di luna – stralcio simbolico di una immagine barocca – l’uomo resta sotto un cielo vuoto. Nessuno ha la meglio, alla fine. In realtà, il mondo somiglia molto di più a come lo immagina Iago, ma anch’egli ne è travolto. Cosa resta, dopo gli assassini, i suicidi, il crollo della fiducia, della fedeltà e dell’amore? Probabilmente solo la notte buia, il cupo abisso in cui precipita a volte la mente umana.”
Nei panni del Moro di Venezia c’è Massimo Dapporto, che in diverse occasioni ha calcato le scene del Teatro Rendano” di Cosenza (tra gli altri, con gli spettacoli “La coscienza di Zeno” di Italo Svevo e “Il malato immaginario” di Molière). Maurizio Donadoni è Iago, mentre Desdemona è Lucia Lavia (figlia di Gabriele Lavia e Monica Guerritore). Completano il cast Federica Fabiani (Emilia), Gabriele Tesauri (Montano), Woody Neri (Cassio) e Matteo Alì (Roderigo).
Le scene sono di Antonio Fiorentino, le luci di Gigi Saccomandi, i costumi di Claudia Pernigotti.
Il botteghino del Teatro “Rendano” resterà aperto tutti i giorni, compreso mercoledì 25 aprile, dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 19,00. Nei giorni dello spettacolo la biglietteria sarà aperta fino all’inizio della rappresentazione.





 

Autore: Giuseppe Di Donna