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Emergenza superata al Cimitero di Colle Mussano

ingresso cimitero
13 mar 2012

Fare chiarezza e sgomberare il campo da ogni dubbio, dopo le discussioni accesesi nei giorni scorsi sul cimitero di Colle Mussano. Un’esigenza imprescindibile per il Vicesindaco e Assessore alla riqualificazione urbana Katya Gentile che questa mattina ha tenuto, insieme al Sindaco Mario Occhiuto, una conferenza stampa a Palazzo dei Bruzi per ricostruire pezzo per pezzo e dati alla mano tutto il mosaico dell’intera vicenda che ha riguardato il cimitero cosentino.
Al tavolo, anche il dirigente del settore infrastrutture Domenico Cucunato e il funzionario Ferruccio Stumpo che sta seguendo da vicino i lavori in corso al cimitero e la progettazione di quelli che saranno realizzati da qui in avanti.
A conferenza iniziata il salone di rappresentanza è stato raggiunto anche dal Capo del Dipartimento Tecnico Carlo Pecoraro.
La notizia più importante che tutti attendevano sgombra il campo da ulteriori equivoci: “l’emergenza è cessata sin dall’8 marzo – ha sottolineato il Vicesindaco Katya Gentile – e il Comune sta avviando una programmazione che garantirà il fabbisogno annuale (di circa 500 loculi) senza ulteriori patemi d’animo”.
E la Gentile va sul concreto snocciolando le cifre: “232 loculi sono stati già appaltati, i primi 40 sono stati già consegnati ed altri 40 lo saranno tra venerdì e lunedì della prossima settimana. Entro il mese di aprile sarà indetta una gara per altri 125 loculi, mentre è allo studio una progettazione per 580 loculi che andranno a coprire il fabbisogno fino al 2013. A questo si aggiunga – ha detto ancora il Vicesindaco – la delibera adottata dalla giunta il 29 febbraio scorso per la realizzazione di un complesso funerario, per altri 1000 posti tra loculi ed edicole funerarie, che garantirà quanto necessario fino al 2015. Altre 20 edicole funerarie saranno realizzate negli spazi che ospitavano il vecchio obitorio, non appena sarà espletata la gara attualmente in preparazione.
Con riferimento alle bare accatastate – ha aggiunto il Vicesindaco - va detto che il Comune ha sempre adempiuto a tutti i suoi obblighi, ma l’emergenza si è verificata anche perché, nonostante la legge nazionale imponga l’inumazione, l’Amministrazione comunale, per fronteggiare le diverse richieste di loculi gratuiti, ha proposto loculi dismessi che, però, non sono stati accettati dalle famiglie.
Altre bare rimangono giacenti nella camera mortuaria perché, in qualche caso, i parenti non dispongono delle risorse economiche per far fronte al pagamento del loculo, mentre la normativa vigente prevede che la sepoltura possa avvenire solo dopo la corresponsione di quanto previsto.”
Gli impegni dell’Amministrazione comunale e del Vicesindaco non finiscono qui. “Abbiamo pronto – ha detto ancora Katya Gentile – il regolamento di polizia mortuaria che passerà prima al vaglio della competente commissione consiliare e poi del Consiglio comunale, e stiamo predisponendo anche la Carta dei servizi. Dopodi ché non si può pensare ad una espansione all’infinito del nostro cimitero, per cui bisognerà attrezzarsi con percorsi innovativi che consentiranno anche una gestione più rapida che produca l’abbattimento dei tempi di attesa e il riutilizzo dei loculi.”
Tre le ipotesi allo studio indicate dal Vicesindaco Gentile anche l’avvio della lottizzazione per venire incontro alle esigenze di chi intende costruire una cappella di famiglia, la realizzazione di un sistema di videosorveglianza (già inserito nel piano delle opere pubbliche) e la messa in sicurezza della zona interessata dalla frana per la quale è prevista, nell’ambito del finanziamento regionale (pari a due milioni di euro) una gara la cui indizione è fissata tra qualche mese.
Katya Gentile ha spiegato come si è arrivati all’emergenza dei giorni scorsi rispedendo al mittente alcune delle accuse che erano state sollevate.
“Dall’insediamento della nostra Giunta – ha detto il Vicesindaco – il primo atto del mio impegno amministrativo è stato quello di monitorare attentamente la situazione del cimitero di Colle Mussano, cogliendo immediatamente la gravità dello stato dell’arte, anche se la piena percezione l’ho avuta solo andando avanti in questo impegnativo lavoro di ricognizione. Da allora abbiamo fatto molti passi avanti, ma non possiamo accettare che si affermi che le salme accatastate erano ospitate, anziché in una camera mortuaria, come avviene in tutti i cimiteri, in un magazzino sporco. Abbiamo un alto senso della pietas e del rispetto che si deve ai defunti e alle loro famiglie. Ecco perché non accettiamo le strumentalizzazioni. Non avevamo bisogno di alcuna sollecitazione, tant’è vero che avendo già fatto la progettazione e avendo chiari i tempi di scadenza per l’effettuazione delle gare e la realizzazione dei loculi, abbiamo sempre precisato alle famiglie interessate che i loculi stessi non sarebbero stati consegnati prima del 10 marzo”.
Nel suo intervento il Sindaco Mario Occhiuto ha precisato che “questa Amministrazione si sta facendo riconoscere per alcuni segni distintivi importanti. Le problematiche vanno affrontate in modo pensato e sistemico e per alcune problematiche così ataviche occorrerà molto più tempo e non potranno certamente essere risolte in pochi mesi.”
Con particolare riferimento alla questione del cimitero il Sindaco, dopo essersi scusato con le persone che, a causa dell’emergenza, hanno dovuto sopportare i disagi, ha precisato che “è da nove mesi che siamo alla guida della città e normalmente, dalla ideazione al reperimento delle risorse, alla necessità di redigere una progettazione fino alla procedura di gara, passa molto più tempo.
Avevamo proposto anche delle soluzioni alternative, come la tumulazione in altri contesti e a spese nostre. Ai cittadini diciamo che occorre solo un po’ di pazienza. Non abbiamo soluzioni magiche immediate, ma soltanto il nostro lavoro. Non abbiamo mai detto che avremmo risolto tutti i problemi in cento giorni, ma che avremmo manifestato massima disponibilità per andare incontro alle rinnovate esigenze della comunità che amministriamo. Ed è per questo che quel che serve è un minimo di capacità di comprensione nei momenti difficili.”



 

Autore: Giuseppe Di Donna